La sposa perfetta
"Tenerezza: possiamo tornare a prenderla sul serio, questa parola consunta dall'uso smodato che ne fa da anni il chiacchiericcio della moda, incontrandola sin dal testo inaugurale in questo lievissimo, disperato, euforico canzoniere in vita e in morte d'un amore. Perché la tenerezza, qui, oltre ad essere l'unico filo cui aggrapparsi, non importa se con esiti di salvezza o di perdita, nel gran labirinto dell'ossessione amorosa, è anche, anzi soprattutto, un modo specialmente fluido, tattile e febbrile di trattare la materia sonora, di svolgere il gomitolo della sintassi, di rispettare, (mai supinamente) o eludere (mai a sproposito) gli obblighi della scansione metrica." G. Raboni
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