Predario
'Giorgio Luzi è forse il più nordico (cioè il più concretamente visionario) dei nostri poeti. Colando in ogni interstizio della sua scrittura, un'immaginazione gotica e notturna più densa d'una miscela di sangue e catrame trasforma le sue fitte, balenanti sequenze di apologhi, ricognizioni e referti (ma senza cancellarne la straordinaria varietà, anzi illuminandola, per contrasto, d'una vivida luce) in un unitario, compattissimo poema di piaghe e coltelli'. (G. Raboni)
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