L'occhio dormiente
"A proposito dei suoi libri precedenti si era potuto parlare, fra l'altro, di concretezza visionaria, di una voce 'così densa che si potrebbe tagliare con un coltello se non fosse anch'essa un coltello, una lama per rivoltare e fecondare gli strati del visibile'; a queste stratificate evidenze stilistiche si aggiunge, in alcune sezioni della nuova raccolta, una sorprendente ma naturalissima capacità di trasformare in metafora dinamica, in avventura o esplorazione perpetua l'irresistibile energia epifanica della scrittura". (G. Raboni)
Momentaneamente non ordinabile