Oportet
I personaggi di questi dodici racconti, seppur diversi per età, personalità e professione, sono stati tutti colti sul crinale di un abbandono, di un trapasso, di un enigma; così il professore ebreo e cosmopolita che ricerca il significato della parola "oportet" per combattere la solitudine, l'attore-fanciullo depravato e capriccioso che, in una piovosa Londra del 1602, recita Ofelia e poi Amleto, il professionista malato che sceglie di morire solo, in un sabato di ottobre nella stanza sul fiume, con la memoria dell'infanzia.
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