Ufficialmente dispersi
E' una storia di oggi perché narra la guerra che i nostri padri hanno combattuto. E' una storia di oggi perché narra l'attesa senza speranza delle loro donne. Cinquant'anni dopo, grazie a dei documenti che Mosca rende pubblici, il Sottotenente, protagonista del romanzo, conoscerà la sorte di alcuni dei dispersi. Altri resteranno là, ignoti "caduti", per sempre sepolti nella neve. La trama si chiude. Ma del Sottotenente sopravvissuto e dei quattordici soldati del suo plotone resta la testimonianza silenziosa, pacata e angosciante contro ogni guerra, giusta o ingiusta che sia.
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