I superflui
Ne "I superflui" Arfelli ha descritto la vita degli umili, dei vinti, degli sconfitti, degli indigenti, dei poveri, degli esclusi: i "superflui", appunto. In senso sociale e prima ancora individuale: nulla possono i personaggi in quello che sembra essere l'ordine naturale delle cose, inutile e disperato appare ogni tentativo di rivolta. "I superflui" vinse nel 1949 il Premio Venezia per l'inedito.