Eroi senza gloria

Eroi senza gloria

Eroi senza gloria: Nei tre racconti di Liviu Rebreanu (1885-1944), pubblicati nel 1921, ambientati durante la prima guerra mondiale, il conflitto armato è allo stesso tempo specchio e origine di conflitti interiori, individuali, che si risolvono solo con la morte. La guerra non è mai uno spettacolo tragico, esteticamente grandioso. I soldati non sono eroi, anche quando compiono azioni militarmente efficaci, ma individui costretti dalla Storia a misurarsi con la tragicità di un destino che non possono eludere. Questo filo narrativo lega le trame dei tre racconti. «La danza della morte»: lo sfondo su cui si consuma il conflitto personale fra i due protagonisti, il caporale Boroiu e il soldato semplice Ion Haramu, è il fronte di guerra russo, durante uno scontro in cui un battaglione di soldati rumeni in forza nell'esercito imperiale è decimato dall'avanzata dell'esercito nemico. «La catastrofe»: il racconto mette in scena il conflitto di coscienza che il protagonista, David Pop, deve affrontare nel momento in cui si trova a combattere contro i soldati rumeni, suoi "fratelli" per origine etnica. «I?ic ?trul, disertore»: in questo breve racconto, considerato uno dei capolavori della prosa breve rumena, l'autore affronta la questione dell'appartenenza dei rumeni di religione ebraica allo stato nazionale. Con questo conflitto identitario, ancora irrisolto e carico di ricadute politiche, la società rumena si confronta fin dall'epoca postunitaria (1859) con derive nazionaliste di impronta razzista nel periodo interbellico.
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