La comunità possibile. Una nuova rotta per il futuro dell'Europa
L'Ue sta attraversando oggi la fase forse più critica della sua storia. C'è un distacco crescente fra i cittadini e le istituzioni europee; la sfiducia e il disagio sociale forniscono alimento a movimenti populisti, nazionalisti e xenofobi. Gli stati membri hanno fatto prevalere interessi nazionali e particolarismi, indebolendo le istituzioni comunitarie che stentano a dare risposte concrete ai problemi delle persone. Europeista sincera, ferma sostenitrice del processo federale, Laura Boldrini è convinta che a tutto ciò non si risponda frenando, bensì procedendo ancora più spediti verso la costruzione europea. Bisogna fare di tutto per cambiare l'Europa, e non scagliarsi contro di essa; superare le politiche di austerità; smetterla di erigere muri per respingere chi fugge da guerre e persecuzioni. Per Boldrini, è più che mai essenziale un'Unione democratica, non tecnocratica, partecipata, trasparente, attenta alla solidarietà e alla giustizia sociale. Ma che non si realizzerà se si continuerà ad agire senza una visione lungimirante del futuro. L'Europa è adesso in mezzo al guado: non funziona anche perché il progetto federalista è stato realizzato solo parzialmente ed è dunque monco. Per renderlo funzionante, occorre andare fino in fondo. Attraverso le pagine di questo libro, scritto in occasione dei sessant'anni dei Trattati di Roma, Laura Boldrini racconta i luoghi-simbolo della crisi e traccia la propria idea di percorso verso un coraggioso processo di integrazione politica europea, che impedisca il malaugurato ritorno alle «piccole patrie». E delinea le tappe - quelle già compiute e quelle ancora da compiersi - per il rilancio del progetto federalista dei «visionari» di Ventotene. Per spiegare che l'Europa è, appunto, un valore aggiunto e rinunciarvi non si può. E non si deve.