Occhio per occhio
Napoli, settembre 2013. Tra gli arbusti e i cespugli mal curati che dal lato del mare fiancheggiano viale Dohrn a pochi passi dal Circolo del Tennis in cui ha presentato il suo ultimo libro viene ritrovato il corpo senza vita di Giorgio Cobau, giornalista triestino della Stampa, corrispondente di guerra e specialista dei Balcani. All'altezza del cuore due colpi di proiettile sparati a bruciapelo. Chi l'ha ucciso? E soprattutto, perché? L'inchiesta condotta da Raul Marcobi, capo della squadra omicidi di Napoli, si rivela fin dall'inizio difficile e insidiosa. Le indagini si muovono in più direzioni: dai possibili rapporti tra la mafia slava e quella partenopea, a una tangente pagata per la concessione di un appalto, fino a storie di vecchie e nuove rivalità tra serbi e croati. Il team investigativo batte tutte le piste possibili, scavando in un passato di odio, vendette e oscuri segreti le cui radici affondano nella storia di una Jugoslavia votata alla dissoluzione. Gli sviluppi dell'inchiesta conducono Marcobi dalle strade di Napoli a quelle di Madrid, Belgrado, Roma e Parigi, dove incontrerà uomini e donne che si riveleranno fondamentali per la scoperta della verità: un ex calciatore dalla vita turbolenta, un clochard algerino con la passione per Rimbaud, un prete di periferia di larghe vedute, una giovane serba segnata dalla tragica storia della sua famiglia e del suo paese... Solo al termine di un'indagine estenuante, Marcobi e la sua squadra riusciranno a svelare il mistero alla base dell'omicidio di Giorgio Cobau. La soluzione del caso, però, non sarà priva di ripercussioni.
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