L'Orto botanico di Padova 1545-1995
Per tutto il Medioevo e fino alle soglie del rinascimento, lo studio delle piante continuava a ruotare attorno all'eredità culturale degli autori classici: Teofrasto, Aristotele, Dioscoride. Solo con il Rinascimento italiano ed europeo lo studio del mondo vegetale riprende in forma originale, e con il prezioso contributo di nuove idee e di nuovi criteri di classificazione e di rappresentazione. Nel medesimo secolo si assiste alla nascita dei primi orti botanici: un fenomeno che prende l'avvio in Italia, in particolare, con gli esempi di Padova (1545) e di Pisa. Il volume esplora, dunque, attraverso il saggio di Jan de Koning, le premesse storiche e scientifiche che hanno portato alla nascita dell'Orto, mentre le pagine di Vittorio Dal Piaz e Maurizio Rippa Bonati ne ripercorrono la storia architettonica. Nei densi capitoli successivi, a firma di Renata Trevisan, Paolo Mariani, Giuseppe Ongaro, Nicoletta Rascio, Giorgio Casadoro, Arturo Paganelli e Filippo Marcabruno Gerola, rivivono la figura e l'opera dei prefetti che si sono succeduti alla direzione dell'Orto. Seguono i saggi di Elsa M. Cappelletti e Andrea Ubrizsy Savoia, che ricostruiscono l'aspetto dell'Orto botanico di Padova negli ultimi decenni del XVI secolo. Il volume si conclude con i contributi di Franco Pedrotti, Aurora Montemartini Corte, Patrizio Giulina, Giovanni Caniglia, Claudio Tolomio, Giuseppina Pellizzari e Alessandro Minelli, sulle collezione botaniche, gli erbari e la ricca biblioteca.
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