La chiesa di san Cassiano e santa Cecilia
"... e venimmo introdotti alla presenza della Crocifissione di Tintoretto... Al nostro sguardo si presenta l'intima essenza della grande tragedia che il dipinto descrive. Nessuna Madonna in deliquio, nessuna Maddalena consolatrice, niente beffardi contrasti, niente crudeltà nella folla circostante. Contempliamo la cima silenziosa del Calvario. A destra sorgono le tre croci, quella del Salvatore è più in avanti. Appoggiata a essa, una scala a pioli sostiene un aguzzino col turbante, chino in avanti a ricevere la spugna che un compagno gli porge. Sulla cresta della collina gli elmi e le lance di una schiera di soldati completano la sinistra scena. Il realismo del quadro va al di là di ogni parola: difficile dire che cosa impressiona di più, se il nudo orrore dell'evento rappresentato, o la potenza espressiva del pittore." (Henry James, Compagni di viaggio, 1870)
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