In principio è la rete. Suggestioni comunicative per una società connessa
La rete è un mezzo potente e non certo neutrale. Sul piano collettivo può essere fattore di crescita e benessere così come causa di predominio, ingiustizia o discriminazione. Sul piano individuale porta nuove libertà ma può mettere in pericolo antichi diritti. La rete cambia radicalmente la nostra società e genera nuove forme di relazioni sociali, politiche ed economiche. E uno strumento altamente democratico perché consente a tutti di esprimersi. Ma deve rispettare la pluralità sociale, la diversità dei punti di vista e realizzare l'interesse collettivo. Il ruolo delle istituzioni pubbliche è essenziale per garantire che la rete sia uno spazio di libertà e diritti, sia aperta alla concorrenza, all'innovazione e sia a disposizione dei cittadini. Serve, per questo, una regolazione adeguata ed efficace, che stimoli la diffusione della rete e attivi i necessari investimenti. Obiettivi così importanti esigono un'Autorità di regolazione legittimata, indipendente e autonoma. Il volume racconta due anni di esplorazioni, suggestioni e decisioni di un commissario dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. Il percorso ha, come naturale sfondo, il dibattito normativo e giurisprudenziale europeo, di cui l'autore è stato a lungo protagonista a Bruxelles nel cuore delle istituzioni dell'Unione. Affronta in maniera più specifica questioni italiane, non difficilmente riconducibili alle esperienze di altri Paesi. prefazione di Malcolm Harbour.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa