Giovanni Goria: il rigore e lo slancio di un politico innovatore
In un decennio, quello degli anni ottanta, così complesso e incerto per lo Stato italiano, Giovanni Goria emerge dalla compagine democristiana come esponente equilibrato e lucido, dalle posizioni decise e lungimiranti. Presidente del consiglio dei ministri, più volte ministro egli stesso, Goria è personaggio centrale in un discorso che coinvolge politica ed economia, partiti e governo. Con il suo operato affronta e disamina questioni tuttora di enorme attualità, quali la riduzione del debito, il taglio alla spesa, le privatizzazioni. In un momento di crisi e di passaggio, il politico astigiano coglie i punti di snodo e le evoluzioni della società, i suoi mutamenti, le sue incertezze. Non solo: dalla fine degli anni ottanta Giovanni Goria comincia a proiettarsi in Europa, proponendo un'idea di politica moderna e non più rinserrata in se stessa, bensì in costante dialogo. Il presente volume vuole essere l'analisi di un'opportunità di riforma del sistema politico, riforma proposta con acume da Goria negli anni della sua attività. Francesco Marchiano e Paolo Giaccone s'interrogano sul lascito e sul ruolo di questa importante figura della fine della prima Repubblica, ricostruendone la vita e le oculate iniziative. Prefazione di Marco Damilano.
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