Il cerchio dell'odio
Quando il 16 aprile 2012 il professor Bruno Canalis, sinologo di fama internazionale, viene assassinato nel suo studio presso l'Istituto Superiore di Studi Orientali di Napoli, il caso viene affidato al capo della Squadra Omicidi, Raul Marcobi, rientrato a Napoli dopo un'esperienza alla DEA a New York di alcuni anni e dal doloroso epilogo. Pur iniziandosi a configurare un movente passionale, a causa di una relazione del professore con una sua studentessa, Marcobi presto si rende conto che per risolvere davvero il caso non solo occorre ampliare le ipotesi - odi e rancori del mondo accademico, conflitti politici, gioco d'azzardo - ma bisogna tornare indietro, agli anni di piombo, e al Cerchio Rosso, gruppo maoista nato e attivo all'ISSO tra il '74 e il '76, di cui Canalis era uno dei membri più importanti. Questa ricerca fa imbattere Marcobi in un altro delitto irrisolto di quegli anni, attribuito a giovani dell'estrema destra mai identificati. Tra le memorie, gli alibi e i possibili moventi dei personaggi più disparati (accademici, uomini politici, giovani innamorati, compagni di lotta, eminenze grigie dell'ultrasinistra degli anni Settanta), lo scetticismo del magistrato inquirente e i tormenti personali per un passato a cui non sa rinunciare, Marcobi ingaggerà un corpo a corpo con la ricerca ossessiva di una verità dai due volti.