Quaderni della procuratoria. Arte, storia, restauri della basilica di San Marco a Venezia (2012). 7.
"La cappella Zen può considerarsi per alcuni aspetti luogo simbolo non solo della basilica di San Marco, ma anche della storia della Repubblica Serenissima. Poco nota al grande pubblico, suscita tuttavia curiosità per la sua collocazione anomala e apparentemente defilata, all'ingresso della basilica, ma nello stesso tempo importante per la sua sistemazione complessiva. Ma ciò che la rende decisamente unica e densa di simbolismi è il fatto che essa sorge al posto della "Porta da Mar". L'accesso dall'acqua alla basilica, come ci spiegano gli interessanti interventi che troviamo in questo settimo "Quaderno". Quell'accesso dall'acqua, ove il doge e la Signoria accoglievano gli ospiti stranieri, per impressionarli con la visione scintillante dei mosaici del nartece, che proprio da quell'ingresso si apprezzano in tutta la loro bellezza. La chiusura della porta per realizzare la cappella in adempimento a un obbligo assunto nei confronti del magnifico cardinale Zen, proprio alle soglie del Cinquecento, segna in modo palese e simbolico anche la diversa attenzione che la Repubblica riservava all'acqua rispetto alla terra, dopo le conquiste completate nel secolo precedente. Il pragmatismo con cui è stato accettato e si è adempiuto al lascito Zen, è caratteristica della politica della Serenissima, che in questo caso segna anche una svolta epocale che la porterà allo scontro con il papa con gli stati europei..." (Giorgio Orsoni, Primo Procuratore di San Marco)
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