La finanza locale sotto tutela. 1.Regia Corte e comunità nel Regno di Napoli (secolo XVII)

La finanza locale sotto tutela. 1.Regia Corte e comunità nel Regno di Napoli (secolo XVII)

Lo studio della finanza locale di antico regime assume una rilevanza peculiare per il ruolo di tutto rilievo che le comunità rivestivano nell'organizzazione fiscale e finanziaria del territorio. Nel Regno di Napoli rappresentavano l'unico tramite per raggiungere i contribuenti, fornivano la prima voce di entrata del bilancio generale ed erano chiamate ad assolvere a molteplici altri compiti. Il Regno era parte dell'impero spagnolo e come tale inserito nel quadro di una politica di potenza che richiedeva continue risorse finanziarie per i molteplici fronti bellici. La dialettica che si instaura sul tema del bilancio municipale tra gli apparati di Madrid e di Napoli e tra questi ultimi con le diramazioni provinciali (percettori e tesorieri) e con le comunità locali (universitates) costituisce il nucleo di questo volume. Sono state portate in luce le esigenze governative di intervento e di riforma maturate nel corso del Seicento, gli obiettivi di informazione, risanamento, controllo e messa sotto tutela delle risorse municipali e le iniziative che di conseguenza furono varate e condotte a termine. Tra i progetti promossi in vista di tali obiettivi spicca quello noto agli studiosi come "stati discussi del Tapia", dal nome del suo responsabile, alto magistrato e giurista del Regno. Ma non fu il solo. La ricerca ha fatto emergere iniziative altrettanto importanti fino ad ora ignote nonché ha permesso di ricostruire i tempi e i modi della riforma legata al nome del Tapia.
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