Non incoraggiate il romanzo. Sulla narrativa italiana
Non è necessario scrivere romanzi - afferma Berardinelli - anche perché oggi nessuno sa come scriverli. Se dovessimo liberare i nostri scaffali per far posto a libri nuovi, e conservare soltanto i dieci più importanti romanzi scritti nel '900, terremmo solo alcuni scritti nella prima metà. La democrazia moderna non rappresenta un terreno fertile per la creazione di grandi romanzi e il ruolo del critico è quello di mettere in guardia i lettori. Berardinelli compie un lungo viaggio attraverso le pagine dei grandi romanzieri del passato (tra i quali Gadda, Tomasi di Lampedusa, Landolfi, La Capria) per arrivare alle pagine dei più giovani Albinati, Baricco, Busi, Calasso, Cordelli, Tabucchi, Simona Vinci sui quali esercita il suo corrosivo giudizio di critico.
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