Prima di tutto la giustizia sociale

Prima di tutto la giustizia sociale

L'autore narra il suo percorso di vita nella Sardegna appena fregiata dell'autonomia speciale, ottenuta con le battaglie parlamentari del sardista Emilio Lussu. Tuttavia la classe politica mostra incapacità ad esprimere una politica di vero autogoverno e assiste impotente all'emigrazione dei giovani in cerca di lavoro. Indugia perciò rivendicazionismo assistenziale finché ottiene 400 miliardi di lire per il Piano di Rinascita, ma anziché utilizzarli per dare valore aggiunto alle risorse locali, finiscono in buona parte nell'industrializzazione petrolchimica, decisa tra Roma e Milano! Deluso e senza prospettiva lascia la campagna della famiglia per il lavoro dipendente in cui acquisisce coscienza proletaria. La militanza da socialista in Cgil motiverà il suo lavoro sindacale per trentacinque anni. La giustizia sociale è centrale nella sua missione, sebbene ostacolata da terrorismo, corruzione politica, malavita organizzata, rottura dell'unità con Cisl e Uil, spreco nella pubblica amministrazione, globalizzazione economica. L'equità sociale e l'ambiente sono temi ricorrenti negli articoli che scrive per i periodici locali e nei romanzi storici ambientati in Sardegna. Le passioni per l'extravergine di oliva e il godimento delle bellezze naturali sono pari a quella per la famiglia, non stemperate nemmeno dalla cardiopatia.
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