Sembra tutto normale
A Talamone, un piccolo centro marittimo del grossetano tutto turismo e tranquillità, Thila Amoruso, vicecommissaria e dirigente del Posto di polizia marittima, si ritrova al centro di indagini che offuscano il comune refrain di una Maremma Felix. Nel rumore di fondo di un fenomeno dei nostri tempi come l'ostilità verso gli immigrati, si commettono strane rapine che indicano quali responsabili proprio gli africani di un centro d'accoglienza parrocchiale. Ma è dall'incidente in cui viene coinvolto un corriere, rivelatore di un misterioso traffico di bambole verso il locale stabilimento di fuochi artificiali, che partirà la nuova inchiesta della Amoruso. Che ruolo hanno questi giocattoli nella fabbrica? L'interrogativo porterà la vice commissaria a indagare sulla vicenda con puntiglio, attraverso numerosi ostacoli, tra le trame dei servizi segreti e un intreccio di personali storie sentimentali. Due bizzarri poliziotti, lo scarto della questura, saranno le preziose spalle sulle quali la Amoruso potrà contare nei momenti salienti delle indagini. Sembra tutto normale è un grido soffocato, il tutto che si cela dietro una facciata di politici trafficoni e false strette di mano; il normale si ammanta di un'aura grottesca e finisce per diventare follia.
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