Le figlie della Spagnola
La storia si sviluppa nell'arco degli anni 1918-1960. Siamo nella Bassa Padana all'epoca della Prima Guerra Mondiale quando una terribile pandemia chiamata "Spagnola" uccide milioni di donne e uomini per lo più giovanissimi. Nella Cascina della maestra Chiara muoiono a causa di questa malattia nel giro di poche settimane le sue figlie femmine, cosicché la donna non più giovanissima si trova improvvisamente a crescere cinque bambini in tenera età. Negli anni immediatamente dopo la fine delle Seconda Guerra Mondiale (durante gli anni '50) quando l'Italia si sta riprendendo, tant'è che ci sarà il boom economico degli anni '60, in quella zona un assassino - chiamato il Mostro della Bassa - sta uccidendo in maniera bestiale giovani e inermi fanciulle. Di ciò si occuperà una giornalista Elisabetta Tomei che, insieme al Maresciallo Rossi, tenderà una trappola al pluriomicida nella Chiesa di San Babila a Milano, ma qualcosa di inaspettato accadrà. Sullo sfondo della vicenda vivono due vite completamente diverse gli unici nipoti sopravvissuti di nonna Chiara: Antonio e Roberto...
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