Pictura poesis e metafisica della morte
Nelle parole e nei fatti vi sono informazioni; la lettura delle parole suggerisce riflessioni e immagini. Leggiamo un testo, e immediatamente la mente ci offre immagini, e nel mentre leggiamo parola per parola, quell'immagine si metamorfizza, si trasforma. Pictura poesis, come dire che lo schema concettuale sostiene la consapevolezza del vivere e la sua unicità. È il vivere che caratterizza il confronto, la relazione tra la vita e la finità; è la vita che auto inscena la sua consumazione. Il vizio della teoria del denaro-merce-profitto, non porta che accumulo di angosce; la devozione dimostrata a questo capitalismo, non solo dagli artefici primari, ma anche degli addetti al consumo, non fa che acuire la distanza tra uomo e uomo, e tra l'uomo e il sistema, l'impianto-macchina, offuscando la consapevolezza, e mettendo in allerta l'idea della sua finità. La tecnica (logica senza superfluo), ha il compito di procrastinare ed eludere le domande sul senso del vivere, ed è abilitata a ingannare, raggirando le risposte sulla morte. Il sistema è adatto al controllo, prevede, gestisce la sua direzione, i suoi orizzonti, ben attento a non sostanziare possibilità di conflitti e declino del suo stesso sviluppo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa