La cosa, il tempo e la storia
Il divorzio tra filosofia analitica e continentale sta per celebrare il secolo d'età. I due grandi patriarchi, Wittgenstein e Heidegger, generarono discendenze separate, l'homo Analiticus e l'homo Ermeneuticus, incapaci di generare ibridi. È possibile ricucire lo strappo tra le due tradizioni della filosofia contemporanea? A questo obiettivo l'autore si propone di dare un contributo, attraverso l'eradicazione di due tare genetiche che inquinano le rispettive tradizioni: la superstizione del realismo ingenuo che ontologizza il tempo deformando la storia, e la superstizione ermeneutica che soggettivizza la cosa fraintendendo la scienza. Il tentativo d'ibridazione, se non avrà partorito un mostro, potrà forse un giorno sanare lo scisma, nell'auspicio che la filosofia, dopo tanti brontolii domestici, torni a parlare del mondo al mondo.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa