Un anno di bontà o i sogni di un giovane artista. Opera grafica. Vol. 1
Un anno di bontà (1979/81) muove dall'ultima pagina del romanzo-grafico di M. Ernst e nasce dopo la conoscenza di Une Semaine de bonté e del surrealismo in generale, dove la filosofia costituisce la struttura di base di tutto il movimento, la sua narrazione grafica, linguistica, visuale, pittorica e di qualsiasi forma d'arte, moltissime delle quali inventate dai surrealisti - le cui poliedriche forme organizzano e reggono, ancora adesso, i miei contenuti culturali, i quali poggiano sulle tre famose massime kantiane, così che in me, per una fortunosa serie di circostanze, si sono unificate la morale di Kant e le più alte dottrine surrealiste, sintetizzate nei pensieri di A. Brèton; elaborazione di Idee che fa scrivere a F. Alquiè: «Certamente il surrealismo rappresenta, nella storia dell'umanismo, il progetto più ardito, più totale che sia mai stato concepito per rendere all'uomo tutti i suoi diritti alla felicità e il libero uso delle passioni».
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