La lacrima di Luthaliel. Àntica
"Linàl aprì gli occhi. Aveva un forte dolore al petto e nella bocca il sapore del sangue. Sputò. Il braccio sinistro gli formicolava, intorpidito, quasi non lo sentiva più parte di sé. Tutt'intorno era confuso e lui vedeva appannato. Sentiva delle voci e il clangore delle spade riecheggiare vicinissimo a lui nel salone... Quando le immagini divennero nitide ebbe l'impressione di avere delle allucinazioni, ma si rese presto conto che quello che vedeva era la realtà. 'Mishi...', uscì dalle sue labbra in un sussurro. La Signora dei Draghi in qualche modo, forse un miracolo, era intervenuta per aiutarlo. S'accaniva sul Gran Maestro con la furia di un turbine, tra capriole, salti mortali e rotazioni dall'incredibile agilità. Lin non l'aveva mai vista combattere così. Ma Gomòr rideva, 'povera Signora dei Draghi, vedere il proprio amato morire... e per la seconda volta! No, no, no. Non Deve essere per nulla piacevole. Povera!', le risate inconfondibili di quell'essere faceva tremare il petto di Linàl. Il Cavaliere della Luce si sorprese piangere. Aveva fallito. Tutto quello che aveva affrontato e costruito sino adesso si stava dissolvendo come la sua vita. Ma no. Non doveva, non poteva finire così."