Impermanenze
La silloge di poesie "Impermanenze", raccoglie liriche di scavo psicologico ed esistenziale nelle quali si evidenzia lo stupore per i meccanismi e le logiche imperscrutabili della vita. L'autore tratta in particolare il tema della morte che viene accettata sì nella sua ineluttabilità ma soprattutto come presa di coscienza della finitudine, della terminabilità della vita e quindi della necessità che noi tutti abbiamo di vivere pienamente la nostra esistenza, breve o lunga essa sia. In secondo luogo il tema dell'amore verso i propri cari e verso l'umanità intera. L'amore parla al cuore degli uomini e attraverso il cuore giunge alla mente dell'uomo conducendolo sulla strada di una sia pure "impermanente" felicità. La poesia non è mai un'esperienza solamente intimistica, soggettiva, autoreferenziale. Ha una sua portata universale, oggettiva, parla a tutti gli uomini. Anche per ciò la poesia deve essere un momento di impegno civile con attenzione ai principi morali di responsabilità, onestà, coerenza, solidarietà, perseguendo ideali di giustizia e libertà. E tutto questo senza ricorrere alla metrica, alla rima, alla strofa in una dizione schietta che ha la caratteristica della essenzialità.
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