Bambini di periferia. Al di là della linea dell'orizzonte
Dieci storie di bambini di periferia. Sono racconti brevi, storie ridotte all'essenziale, concentrati di verità, spaccati di una realtà che non lascia spazio ai sogni nemmeno ai bambini. Sono storie di bambini delle case popolari costruite nell'estrema periferia di una città, dove gli enormi edifici grigi sono ricettacolo di tutti gli ingredienti del disagio, nessuno escluso. Queste storie, conosciute attraverso una esperienza di volontariato, sono emblematiche di una realtà molto più vasta che riguarda tutte le periferie disumanizzate delle grandi aree urbane che espellono dal loro interno le parti avariate di sé e le recidono come bubboni che, abbandonati a se stessi, continuano a vivere di vita propria senza nessun contatto con il corpo che li ha generati. I quartieri squallidi e degradati delle estreme periferie delle città sono come i buchi neri. Sono luoghi chiusi, dove lo spazio si chiude in se stesso e il tempo rallenta. Dove la linea dell'orizzonte che li circonda è impenetrabile. Ma a volte può succedere che si apra una breccia, una via di fuga che per qualche attimo crea l'illusione del cambiamento.
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