Caro paese mio
Un dolcissimo e struggente ricordo della sua amata terra (la sua Rotondella simile a corolla di tetti rossicci) guida ogni verso, ogni palpito di Antonio Scaiella. Una terra splendida, per naturale bellezza, ma arida e vuota come fonte di quotidianità sicura. Una terra che si lascia, un dolore bruciante di effetti recisi che avvelena la vita dell'autore e ne condiziona le scelte. Poesie come lacrime, come sogni infranti, come fotografie d'immagini ripetitive, ossessionanti... ferite che non si rimarginano. Qua e là qualche dolce, sussurrante e delicato intermezzo dal volto di donna, quasi ad addolcire tanto dolore!E volti cari rubati dal destino, punteggiano in un gioco infinito, un cuore gonfio di migrante rimpianto!
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