Con Letizia, al «cenacolo del the»
Il contributo dell'autrice all'incontro avvenuto alla Galleria d'arte moderna e contemporanea di Roma, in ricordo dell'alto magistero scientifico della collega e amica Letizia Ermini Pani che, a differenza di molti storici dell'arte, non ha dubitato ad aprire la sua 'lectio' della scultura altomedievale alle nuove discipline nate a interrogare e analizzare il "testo artistico" e la "cultura visuale" del medioevo. Da cui l'attiva compartecipazione alla ricerca e la condivisione 'metodologica', nata nel "cenacolo del the" sorto all'Università degli studi di Cagliari nel 1987, in merito al decoro astratto dei pilastrini scoperti in Sardegna quali "pietre miliari" del linguaggio degli entrelacs: 'eminente' nella scultura dell'Europa "carolingia" in quanto 'rinascita' della 'forma' archetipica ed ecumenica in cui l'Homo symbolicus ha creato nel Paleolitico il linguaggio eterno dell'arte. Una lunga e felice compartecipazione e condivisione scientifica che, con il trasferimento della docenza a Roma, è proseguita nel nuovo "cenacolo del the" aperto da Letizia nella sua casa romana di Piazza Santa Cecilia, in cui dalle vive conversazioni prendevano forma i saggi in gestazione, i convegni e le pubblicazioni internazionali e nazionali, anche "spoletine", cui l'archeologa Letizia ha saputo presiedere con animo fermo quanto generoso fino al pomeriggio del 25 settembre 2018.
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