Zaltèro e una scelta d'amore
Quando si vive un amore si pensa raramente alla magia di quel momento come a un tesoro da custodire; lo si vive con frenesia, con l'immaturità dei sensi terreni, e così lo si perde nelle aspettative del non confessato o nei rimpianti del non azzardato; troppo lontano perché si tenti di acchiapparlo, troppo vicino perché si tenti di trattenerlo, troppo ambito perché si tenti di svincolarlo. Ma quando il rischio di perderlo bussa alla porta dei nostri cuori, noi ce lo barrichiamo dentro, questo amore sventurato, imprigionandolo, e restiamo i suoi guardiani dall'alta parte della porta, ugualmente prigionieri e ci rifugiamo nei ricordi, nelle storie passate, per riuscire a sopravvivere, e pensiamo, per amore del nostro amore, che siamo costretti a quella scelta. Una bambina di sei anni, la protagonista di questo racconto, sceglie di non riconoscere il potere della morte e di giustificare l'assenza del padre in modo inusuale, immergendosi nelle storie che lui aveva scritto per lei. Pangeria è in festa ma un banale incidente cambia ogni cosa. Il principe Zalterò, giovane e innamorato, si ritrova di fronte a una scelta penosa: la sua amata o i suoi doveri?