Una figlia scomoda
Cristina, in seguito a un forte esaurimento, cambia vita. Si trasferisce sulla Riviera del Brenta e apre un negozio di fotografia. Ad attenderla c'è un'auto nascosta dietro ai salici, qualcuno riconosce gli occupanti; la fotografa ha le spalle coperte da un famoso boss che imperversa sul territorio. Lei è all'oscuro di tutto e inizia il suo percorso ma mille occhi puntati su di lei danno segnali inquietanti facendo scomodare anche la polizia. Si sente spiata in ogni suo gesto e seguendo i consigli di un vecchio amico comincia a indagare sul passato oscuro della Riviera. Felice Maniero è il primo personaggio che sbuca dai giornali che trova in biblioteca. Poi un libro che racconta la sua storia. Fa amico quel personaggio, parlando con lui nelle sue fantasie. Intorno a lei i sostituti di Maniero la tengono d'occhio, sapendo di chi è figlia, e s'infiltrano nella sua vita. Cristina diventa una figlia scomoda, ma il padre vuole riprendere i contatti con lei. L'essere invischiata, senza saperlo, in un traffico di stupefacenti la fa quasi arrestare. Lei è l'unica a non sapere la verità e il sospetto del paese le cadde addosso implacabile. Rimane, testarda, lungo la Riviera del Brenta senza voglia di scappare, e affronta le inevitabili conseguenze.
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