Al Qantarah-Bridge. Un ponte lungo tremila anni fra Scilla e Cariddi

Al Qantarah-Bridge. Un ponte lungo tremila anni fra Scilla e Cariddi

Ma che lingua adoperano questi due? Italiano? Arabo? Inglese? Greco? Al Qantarah e bridge non significano la stessa cosa? Col pretesto di parlare di un ponte sullo stretto non si saranno montati un po' troppo la testa? Perché coinvolgere storia e geografia? E la letteratura non potevano lasciarla in pace? Volevano scrivere dei racconti per parlare di quel ponte? Che bisogno c'era di scomodare Federico II, Giufà, i siculi, i bruzi, i miti greci, la sensualità, la cultura araba, la mentalità spagnolesca, la corda pazza, l'Aspromonte, Wojtyla... E quel salto nel futuro non è allucinazione pura? Il vero quesito a questo punto è: abbiamo a che fare con un'opera frutto di fascinazione poetica o con un progetto difficile ma realizzabile?
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