Caino. Coscienza di Dio
"Un personaggio intimamente legato all'Onnipotente, a Lui connesso, parimenti come lo può essere un padre amorevole col figlio, Caino è coscienza di Dio. È unito al cuore originario divino come unità idealmente, spiritualmente indivisibile, inscindibile... oserei perfino pensare fortemente legati dall'amore soprannaturale... Del resto, l'umanità intera non è forse, sostanzialmente, unita in modo inscindibile col Creatore? Li immagino inseparabili i due, l'uno legato all'amore dell'altro, fino a quando Caino commette il gesto fratricida. Il personaggio, immaginato in dialogo con Dio, risulta dall'animo insofferente, burrascoso, sensibilissimo e per questo, la sua personalità può apparire al lettore contorta, a volte, inspiegabile. Con la costretta convivenza col fratello, si convince che l'Eterno lo ponga, lo rileghi in secondo piano, proprio perché gradisce Abele e la sua offerta, ma non Caino. E poi perché queste preferenze di Dio? Da qui, probabilmente, scatta il biasimevole impulso dell'invidia, dell'astio, della malevolenza. È di certo la fede, la risposta a questa prima tragedia di sangue, registrata della storia dell'umanità." (L'autore)
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