Il cielo non ha frontiere. Storie di confine
Esistono ancora tanti piccoli luoghi di frontiera: culturale, storica e sociale. Paesi e comunità che hanno rischiato di restare "svuotati" di memoria e tradizione. E che hanno trovato invece attraverso l'arte, il recupero della memoria o il coraggio di rischiare gesti di fratellanza, modalità inedite per abbattere l'isolamento, per superare il loro "microconfine" e diventare così luoghi di incontro. Ecco i sei "piccoli confini" d'Italia: Topolò (Udine), dove l'oblio imposto dalla guerra fredda ha quasi annullato il minuscolo borgo e la sua storia, rinati grazie a un particolarissimo festival di frontiera. Gorgona (Livorno), la prigione senza mura. Bagni di Craveggia (Verbano-Cusio-Ossola), sconosciuta enclave italiana in terra svizzera, ricca di storia e curiosità. Mazara del Vallo (Trapani), dove due civiltà del Mediterraneo si incontrano e scontrano, con le storie dei suoi pescherecci ostaggio. Monte Forno (Udine), triplice confine d'Europa (tra Italia, Austria e Slovenia), dove si svolge una delle più grandi feste di fratellanza tra i popoli confinanti. Materima (Novara), la "cittadella europea della scultura" immersa nelle risaie, dove ci si adopera per recuperare i mestieri della tradizione italiana che rischiano di scomparire.
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