Paolo e i non credenti
In questo saggio l'autore esamina la Lettera ai Romani, con particolare riferimento alla sezione della Lettera che affronta più da vicino il tema della fede e della giustificazione, in cui Paolo parla di chi non conosce Cristo. L'apostolo riconosce che a tutti è data la possibilità di salvezza, anche a chi non ha ricevuto l'annunzio del Vangelo o a chi lo ha rifiutato, perché non vi ha colto una risposta alle sue profonde esigenze razionali e spirituali. La salvezza non è esclusiva di una confessione religiosa. Essa è una meta a cui tutti possono tendere in obbedienza e in forza dello Spirito di Dio che essi possiedono. Partire da questa premessa significa porre le condizioni per un vero dialogo, condizioni necessarie, soprattutto quando il dibattito riguarda i problemi posti dalla scienza e dalla tecnologia moderna. Un testo diretto ai cultori degli studi paolini e a quanti si interessano al dialogo interreligioso. Pur nel suo rigore scientifico, lo stile di queste pagine è di grande leggibilità e offre significative provocazioni e riflessioni su un tema che è tornato a essere molto attuale.
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