Strade acide
22 luglio 1984, Madrid: Susanna, che vive per strada ormai da molti mesi, viene sconvolta da un bad trip da Lsd. Un’esperienza spaventosa, uno spartiacque che segnerà un prima e un dopo nella sua vita, trasformandola in una continua ricerca di sé stessa. Il libro affronta il disagio rifuggendo il luogo comune dell’“esperienza alterata” come degenerazione patologica di soggetti privi di volontà. Nelle pagine di questo moderno romanzo di formazione lo stato mentale modificato, la percezione dilatata sono considerati dall’autrice bisogni insopprimibili della psiche umana. Nel viaggio attraverso sé stessi, l’oppio è una tappa del percorso, lo è quando ancora altre vie non si conoscono: così l’eroina, così l’arte, così l’amore. Prefazione di Fabio Cantelli Anibaldi.
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