I signori di Vetera
Nel corso del Duecento, Vetera, uno dei mille castelli della Toscana meridionale, si trasforma in una splendida città grazie agli Scipioni, che la governano con audacia e lungimiranza, mantenendo il difficile equilibrio fra le terribili forze che si scontrano sulla scena politica, l'Impero e il Papato. Mentre si consumano i fuochi delle ultime crociate, Vetera, grazie al mecenatismo dei conti Origo, diviene culla della nuova lingua, il volgare, e crocevia di poeti. Nella seconda metà del secolo, la tormentata storia d'amore fra Adelasia e Gentile mette in luce la difficile condizione delle donne. I due amanti, costretti ad abbandonare la città, trovano inaspettato rifugio a Roma, dove, agli albori del nuovo secolo, migliaia di pellegrini, provenienti da tutta Europa, si accingono a celebrare il primo Giubileo della storia, indetto da Bonifacio VIII.
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