Libertà oltre il capitale. Il controverso legame tra libertà e uguaglianza (La)
L'esigenza di legittimare la diffusione di politiche economiche anti-welfariste ha condotto il capitalismo a promuovere una specifica concezione di libertà, subordinata alla 'libertà di mercato' e profondamente inconciliabile con il principio di uguaglianza. Alla base di questa concezione l'idea di un individuo dotato di diritti congeniti, ovvero pre-sociali, che la società può al massimo plasmare ma mai creare. Proprio in considerazione di ciò, i teorici del neoliberalismo immaginano un assetto socio-politico in cui l'individuo possa sentirsi svincolato dalle regole morali, dallo Stato, dalle interferenze fisiche e/o psicologiche degli altri individui, dagli obblighi verso la collettività in generale ed in cui il mercato agisca come l'unico meccanismo capace di garantire la libera espressione dei singoli. Una 'naturalizzazione' della logica neoliberale contro cui assume forza oggi più che mai la concezione marxiana di individuo, pensato prima di tutto come essere sociale. Una prospettiva alternativa, utile per ricomporre la relazione libertà/uguaglianza e per restituire valore ai fatti sociali rimarcando la loro essenziale funzione per lo sviluppo delle soggettività individuali.
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