Lavorare per il Reich. Fonti archivistiche per lo studio del prelievo di manodopera per la Germania durante la Repubblica Sociale Italiana. Ediz. integrale
Dal 1938 al 1945 più di un milione di italiani, uomini e donne, finirono a lavorare nella Germania nazionalsocialista, fino all'8 settembre 1943 alleata dell'Italia monarchicofascista, in seguito, e fino alla conclusione del conflitto, potenza occupante con il subalterno sostegno di un fascismo rinato in forma repubblicana: la RSI. Diversissimi i contesti e le situazioni in cui essi si trovarono: dalla parificazione parziale agli autoctoni nei primi quattro anni alla condizione di manodopera coatta dopo la crisi del Quarantatré; allo status di Internati Militari Italiani senza le protezioni garantite dal diritto internazionale per soldati e ufficiali caduti nella mani della Wehrmacht dopo l'armistizio; alle vittime di rastrellamenti e razzie; ai deportati politici nei Konzentrationslager; agli ebrei inviati ad Auschwitz e non uccisi subito dopo il loro arrivo. Lavorare per il Reich, prima guida alle fonti italiane, tedesche e di altri paesi, intende affiancare gli studi disponibili e stimolare nuove ricerche sul contesto e sui percorsi di chi si trovò coinvolto.
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