Lo strano caso di Francesco Mancinelli Scotti
Il conte Francesco Mancinelli Scotti, di nobile famiglia toscana decaduta, viene colto a circa quarant'anni dalla "insana passione" per l'archeologia e gli scavi e dedica i successivi quaranta a "devastare" il territorio della Toscana meridionale. Uomo di grandi slanci, che lo portano a vent'anni a entrare nelle fila garibaldine, Francesco Mancinelli Scotti opera come infaticabile e fortunatissimo scavatore, collezionista e mercante di antichità che ha venduto materiali di scavo a collezioni e musei americani spesso alterando i dati di provenienza. Questo aspetto dell'attività di Mancinelli Scotti è di particolare interesse in quanto egli opera proprio negli anni in cui comincia a solidificarsi l'ossatura del controllo da parte dello Stato degli scavi, la lotta all'esportazione incontrollata di materiale archeologico all'estero e alla dispersione nel mercato antiquario. Il volume si pone quindi un doppio obiettivo: da un lato vuole mostrare chi era Francesco Mancinelli Scotti e quale sia il portato delle sue forsennate ricerche, dall'altro vorrebbe suscitare una rinnovata riflessione sulla tutela del nostro Patrimonio Culturale.
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