Odissea
Tutti (o quasi) sanno che Ulisse ha impiegato dieci anni per tornare a Itaca, che Dio ha creato il mondo in sette giorni, che lo scudiero di don Chisciotte era Sancio Panza e che Amleto era tormentato dal dubbio. È meno probabile che altrettante persone abbiano letto l'Odissea, la Genesi, Don Chisciotte e l'Amleto. Ci sono libri su cui la nostra cultura e il nostro sapere si fondano. Solo che, spesso, possono sembrare noiosi. O difficili. O addirittura sgradevoli, carichi di note e spiegazioni che non invogliano alla lettura. Inoltre, spesso le nuove versioni di questi capolavori - pensiamo a quelle per ragazzi, troppo semplificatorie, o a certi adattamenti in chiave pop - non contribuiscono a dar loro nuova vita. Se mai il contrario. Allo stesso tempo va citato il lavoro ammirevole e incessante che studiosi, filologi e critici non hanno mai smesso di fare per tenere vivo l'interesse sui grandi classici, l'esegesi del testo, la storia di come e da chi furono composti. Il loro compito è prezioso ed eccitante, ed è merito loro se la discussione su certe opere va avanti da secoli. Ma il rischio è che le chiavi di lettura non aprano più la porta, che il dibattito diventi sempre più contorto, e finisca per escludere sempre più gente. Una cosa però è certa. Certi patrimoni non possono essere perduti. E non solo per sapere chi siamo, ma anche chi possiamo diventare e chi non dobbiamo diventare. Senza l'Odissea non ci sarebbero un sacco di cose belle. Non ci sarebbe Dante, o per lo meno non come lo conosciamo, non ci sarebbe Joyce. Ma, estendendo il concetto a quante menti abbia illuminato quell'opera senza tempo, non sarebbero gli stessi nemmeno Borges, Kundera, Margaret Atwood, Bob Dylan, Nick Cave o Kendrick Lamar. Nemmeno noi saremmo gli stessi. Per questo motivo a Blackie Edizioni abbiamo deciso di ripubblicare alcuni grandi classici, a modo nostro. Liberati dalla falsa (e dannosa) patina di noia che li avvolge, dalla complessità dell'accademia. Per renderli alla portata di tutti i lettori, offrendo loro l'immenso piacere di scoprire questi testi grandiosi. Affrontati come le pietre miliari che sono, ma senza l'ansia di chi si approccia a totem troppo alti e incombenti. I nostri classici liberati, che partono proprio dalle epopee di Ulisse narrate da Omero, sono qualcosa di completamente nuovo, e atavico al contempo. Sono edizioni illustrate con eclettismo e originalità, che portano Ulisse in mille mondi nuovi (come se non ne avesse passate abbastanza...) dai musei ai fumetti, fotoromanzi, anime o videogiochi. Hanno testi e note, ma vi promettiamo che sono molto diverse da quelle cui siete abituati.