La sconfitta del cane nero, quindi la scomparsa dei disfatti e dei vinti
La protagonista vede sgretolarsi la sua vita in poco tempo. Priva di ispirazioni abbandona l'università, e cade in un crogiolante dolore, che la porterà a conoscere e adottare il cane nero. Il cane, compagno delle sue giornate, sembra crescere sempre di più, opprimerla, soffocarla, e finisce per odiarlo. Solo alla fine del racconto, il lettore apprenderà che il cane nero non è che una metafora della depressione, che non è mai esistito veramente, solo nella sua testa. Ma è un lieto fine, ci si può salvare dalla malattia, si può stare bene.
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