Fedra. Cantata scenica per soprano, violino, violoncello
Un'opera lirica agile e da camera del compositore Marco Emanuele, specialista in teatro musicale. Una scrittura musicale guizzante e pungente che attraversa, scava e deforma le forme operistiche ottocentesche con ironia, sapienza e dramma. Una moderna visione del mito di Fedra, basato sui versi di Patrizi Valduga, che traducono e riscrivono quelli di Racine: prima di morire Fedra rivive la sua vicenda e i dialoghi con il figlio Ippolito, la nutrice Enone, il marito Teseo. La partitura crea l'effetto di una lunga allucinazione scandita da recitativi e numeri chiusi, come in un'opera lirica di primo Ottocento: cavatine e cabalette, ma anche tanghi e mazurche. L'abbandono alla melodia e al virtuosismo di un nuovo straniante "belcanto" fa fronte alla progressiva perdita di sé della protagonista.
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa