La stanza sgombra
"Scrivere una poesia d'amore/ è già una poesia d'amore." L'istigazione nasce da questi versi di Adriano Spatola con cui si provava a fare i conti con la poesia nella sua forma più abusata, quella appunto della poesia d'amore. Nel caso di questa raccolta ci si limita all'ambito dell'amor de lohn e ai suoi topoi (la distanza, l'assenza, il desiderio) amplificati dal presente anomalo della "quarantena," nella ricerca di un impianto linguistico e retorico in grado di lavorare sul linguaggio e verificarne la vitalità anche all'interno di forme chiuse, da abusare.
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