Il bellissimo niente che l'uomo può fare

"Di questo libriccino mi è abbastanza facile dire che cosa non è. Non è sicuramente una sintesi dei contenuti dell'etica cristiana, né una rassegna dei suoi temi fondamentali. Non è un'introduzione nel senso della cosiddetta "teologia morale fondamentale". Non è neppure una sintesi della sua storia (benché in molti punti vi siano riferimenti storici). Non è il tentativo esplicito di confrontare la visione etica cristiana con le altre, né la presa di posizione rispetto a questioni di attualità. Tolte queste possibili finalità, resta di fatto molto poco: il che indubbiamente libera l'autore dal timore di non essere all'altezza delle promesse. Posso allora dire che queste pagine intendono rientrare nel genere letterario della "prima lezione". Nella prima lezione ci si sforza soltanto di suscitare interesse e curiosità. Ma fare questo significa cercare di mettere in questione le precomprensioni (in fondo, tutti hanno una qualche idea di che cosa dica l'etica cristiana, no?), tentare di mostrare la complessità dei problemi in gioco, attirare l'attenzione su ciò che più facilmente può essere ignorato. Significa insomma presentare un oggetto in maniera che appaia nuovo, degno di essere pensato, compreso, discusso." (dalla Prefazione)