Passibilità divina. La dottrina dell'anima in Clemente Alessandrino
Dainese analizza gli scritti clementini secondo rigorosi criteri storici e filologici evidenziando con chiarezza lo specifico cristiano di Clemente, che non esita a modificare uno dei capisaldi inviolabili della teologia platonica (e stoica), l'impassibilità del divino, in relazione alle dinamiche che sostanziano l'anima dell'uomo e la conducono alla salvezza per cui la passibilità di Dio è connessa alla manifestazione della sua attività salvifica, alla sua energeia, più che alla sua essenza. Tale lettura dell'opera clementina mette in luce il ruolo chiave svolto da Clemente nell'incontro tardoantico tra ellenismo e cristianesimo e spiega gli sviluppi che il sistema dottrinale cristiano ha assunto grazie a lui e che ha consolidato sulla sua scia.
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