La percezione della forma. Fenomenologia e cristologia in Hegel
Tra le opere di Hegel la Fenomenologia dello spirito è quella che ha esercitato, e a tutt'oggi ancora esercita, la maggiore attrazione, anzitutto per l'originalità della sua scrittura e poi perché rappresenta un fertile terreno per l'esercizio dell'ars interpretandi. La sua stessa collocazione nell'ambito della filosofia hegeliana risulta infatti altamente problematica, essendo insieme "fuori" del sistema, in quanto introduzione ad esso, e "dentro", in quanto ne è parte; l'opera deve essere letta al tempo stesso come la narrazione della via che conduce al sapere assoluto e questo sapere medesimo. Su tale pietra miliare della filosofia contemporanea Piero Coda ha condotto una lettura originale. Già noto negli studi hegeliani per una profonda e largamente apprezzata riflessione sulla Trinità in Hegel, Coda torna in questo lavoro sull'intima radice cristiana del filosofo di Stoccarda.
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