Forse è tutta questione di luce. Persone, memorie e incontri di una vita dedicata all'arte
La vita di Alvar González-Palacios è una grande avventura nel mondo dell'arte, dei grandi collezionisti e antiquari del Novecento, con alcuni dei quali, nella sua carriera di studente e poi di studioso, l'autore ha stretto profondi legami di amicizia. E se questa non è una biografia, è sicuramente una vita attraverso gli incontri, perché tutti i ritratti che ci consegna sono legati dal filo rosso dello sguardo dell'autore, disincantato ma partecipe, sottilmente ironico ma affettuoso, interessato all'umanità dei suoi 'personaggi', oltre che all'eccellenza di ciascuno nel proprio campo d'azione, nonostante González-Palacios sia anche noto per il suo sguardo affilato, ma senza mai perdere la gratitudine: da Federico Zeri a Roberto Longhi, da Jean Paul Getty a Costantino Bulgari, da Bernard Berenson ad Alberto Arbasino, da Anna Banti a Mario Spagnol, da Peggy Guggenheim a Liliane de Rothschild, da Anthony Blunt a Philip Pouncey e molti altri. Sullo sfondo opere, artisti, mostre, musei, retroscena di un mondo con le sue regole, le sue durezze, le sue sorprese, perché nulla si può dare per scontato in queste vite fuori dall'ordinario, a volte scomode, ossessive, spesso alla ricerca del giusto dosaggio tra bellezza e bizzarria. L'immersione in questo testo è anche una guida preziosa attraverso concetti come laconnoisseurship, la differenza fra essere professore ed expert, e molti altri legati al mondo dell'arte e del collezionismo. Ma sopra tutto è un viaggio alla ricerca della definizione di che cos'è il gusto nell'arte e nella vita: come ilduende così evocato da García Lorca, un incanto misterioso, una qualità ineffabile, una sorta di genio domestico, di dono, 'ovvio quando manca ma può sfuggire quando esiste davvero'. Non ultimo questo libro è un quadro dall'interno, un atto d'amore per l'Italia e la sua cultura, e insieme una lezione di scrittura: un saggio che si legge come un romanzo.