Lara vuole essere felice
Lara non ha mai sbagliato un colpo. Ha sempre viaggiato lungo il binario del «giusto», del «perfetto», del «tutto sotto controllo», lanciata come un treno in corsa verso chissà dove. Un passato da ballerina, madre di due splendide gemelle, giovane donna innamorata dell’amore, sembra destinata alla felicità. Ma solo quando il suo sogno va in mille pezzi si accorge che il mondo comincia a parlarle davvero. Basta abbassare il volume e mettersi in ascolto. Tra gli scatoloni del trasloco e i capricci delle bambine, guru vestiti di bianco e uomini-sole con le mani sporche di terra, commesse del super che sanno ridere e amiche speciali che sanno giocare, Lara trova il coraggio di svestire i panni della brava bambina, vittima di una sorte cattiva, e passo dopo passo cominciare a danzare sul palcoscenico della sua vita, seguendo la leggerezza di donne lucenti e di piume misteriose, la leggerezza del cuore. Così, impara a lasciar andare quello che credeva importante per scoprire il gorgoglio del ruscello e il profumo dell’orto, il ritmo del corpo e la potenza del sacro, la sorpresa dell’alba e la forza del gioco. Lara, finalmente, scarta di lato e accetta di perdersi, di «errare», per ritrovarsi, mai più sola, su una panchina del parco tra le sue ali-bambine, in un terrazzo di periferia tra le sue piante felici, davanti a una finestra che si affaccia sul cielo. Per brillare come una stella che non ha più paura di portare la sua luce nel buio.