Il linguaggio nella liturgia. I segni di un incontro
Schermann descrive l'ampio ventaglio dei linguaggi presenti nella liturgia: il gesto, l'immagine, il profumo, la musica, lo spazio. Ma, soprattutto, mostra la vocazione delle parole a essere azioni liturgiche nelle quali si realizza l'evento della fede: l'incontro tra Dio e l'uomo. L'autore afferma che qualcosa è fuggito dal giardino del culto cristiano se i suoi linguaggi non comunicano esperienze, se il suo gesto non abbraccia e la sua parola non commuove. I linguaggi umani non sono lì solo per dire ma anche per agire: nel rito, in modo particolare, essi sono azioni che coinvolgono tutta la persona e l'intera comunità.