Etica per erranti. La parabola del figlio prodigo
Partendo dall'analisi della parabola del figliol prodigo l'autore descrive due caratteristiche dell'animo umano: lo sbaglio e la compassione verso chi ha sbagliato. Da una parte la parabola evidenzia la condizione fragile dell'uomo, dall'altra fa ricorso alla clemenza di fronte a questa stessa condizione. La parabola è il trionfo dell'umano (inteso come compassione) sull'umano (inteso come errore). In sintesi, l'etica del limite diventa "etica per persone erranti", cioè orientamento e affermazione della propria umanità.
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